Con l’arrivo di Settembre ci si appresta a salutare l’estate
Ecco appunto l’estate che, poche volte come quest’anno, mette a dura prova la salute del tappeto erboso costituito da essenze microterme.
La riduzione del fotoperiodo, unita alla diminuzione delle temperature (soprattutto le minime), stimolano la ripesa vegetativa del prato consentendoci di porre in essere tutta quella serie di pratiche agronomiche volte a migliorare o a ripristinare il corretto stato di salute del tappeto erboso.
Tra le varie operazioni che sono facilitate dall’andamento climatico del periodo sono d’annoverare, senza dubbio, la semina ex novo e la trasemina su cotici già esistenti.
In caso di semine ex novo assume fondamentale importanza fermarci a riflettere su alcuni aspetti che determineranno la buona riuscita del nostro tappeto erboso, ovvero:
Condizioni pedoclimatiche del sito (tipo di terreno, andamento meteorologico, grado di irraggiamento solare);
Grado e tipo d’utilizzo;
Livello di manutenzione che siamo disposti a sostenere.
Queste condizioni guidano, come detto, le scelte ed ognuna influenza l’altra; ad esempio se il terreno di coltura del sito ha una tessitura tendente all’argilloso, non volendo o potendo effettuare grossi lavori d’ammendatura, dovrò necessariamente agire sul grado di manutenzione successiva, ad esempio effettuando bucature, utilizzando prodotti umettanti come Ferti Energy Wet, evitando l’eccessivo calpestio ecc..
Un aspetto spesso trascurato ma di vitale importanza riguarda anche la qualità del seme da utilizzare; aspetto che con l’esecuzione di un corretto piano gestionale, rappresenta la voce principale per ottenere un prato in salute.
Le caratteristiche da tenere ben presenti nella scelta del seme, oltre alle qualità prestazionali delle varietà, sono principalmente due e più precisamente:
Purezza (espresso in percentuale);
Germinabilità (espresso in percentuale).
Il grado di purezza esprime la quantità percentuale in peso di seme oggetto dell’analisi, al netto del materiale estraneo presente nel campione (semi di specie infestanti e materiale inerte), mentre la germinabilità stabilisce la percentuale di semi che germineranno, in riferimento al campione analizzato.
È evidente che tanto più saranno alti questi parametri, tanto maggiore sarà la qualità delle sementi con vantaggi sia dal punto di vista agronomico che economico perché si riduce al minimo il rischio d’infestanti indesiderate e si aumenta il numero di plantule capaci d’insediarsi e di formare un tappeto erboso omogeneo con risparmio su successivi interventi di risemina.
Padana Sementi, grazie al Laboratorio Analisi interno (accreditato presso il CREA – SCS), riesce infatti ad effettuare queste verifiche su tutti i lotti di seme in ingresso e in uscita, assicurando sempre la massima qualità.
Un’operazione che aumenta notevolmente la possibilità di successo di una semina è data anche dalla cosiddetta “concia” ovvero un trattamento del seme con il quale, in maniera specifica e localizzata, si distribuiscono prodotti aventi diverse funzioni quali, ad esempio, protezione nella fase d’affrancamento della giovane plantula, accelerazione della fase di germinazione, miglioramento della radicazione, migliore utilizzo dell’acqua nella fase d’insediamento, ecc.
Le conce attualmente disponibili sui nostri miscugli sono:
Radici Più Forti, a base di micorrize e bioattivatori;
Acqucoat RTO, confettatura che permette prestazioni migliorate nell’impiego dell’acqua.
Sia che si tratti di semina ex novo che di una trasemina, assume importanza rilevante la somministrazione di un fertilizzante capace di supportare lo sviluppo delle giovani plantule fino all’affrancamento completo. Sono da preferire concimi come Ferti Sowing o Rooting Plus, con forme azotate non prontamente assimilabili (in modo da non disperdere l’elemento nutritivo), con buona dotazione in fosforo, che rimane uno dei principali elementi per una buona radicazione.
Una corretta distribuzione del seme rimane alla base per ottenere un prato uniforme e , a seconda dell’estensione dell’area , può essere effettuata manualmente (se si possiede buona pratica), oppure con carrelli dosatori o con macchinari semoventi o trainati/portati; ciò che conviene evitare in questa fase è l’eccessivo sovradosaggio in quanto può portare problemi di scarsa vigoria delle plantule con conseguente moria degli esemplari appena seminati ed aumento di suscettibilità ad attacchi fungini che, in questo periodo, sono sempre dietro l’angolo. Per la prevenzione delle malattie è sempre meglio utilizzare prodotti specifici. Perfetto è l’utilizzo di prodotti biologici come quelli della linea Ferti Flora.
Il seme può essere coperto con un leggero strato di materiale o lasciato nudo, l’importante e che sia bene a contatto con il terreno; come materiale di copertura rimane da preferire la sabbia silicea mentre nel caso di substrati come terricci bisogna prestare attenzione che la frazione organica sia ben umificata e che il materiale sia sanificato e il più puro possibile.
Premettendo che nella scelta del miscuglio con varietà più appropriate va valutato il tipo di prato che si vuole ottenere e soprattutto l’uso per la scelta del miscuglio; consigliamo per le nuove semine alcuni nostri miscugli di punta e di qualità “superiore” a base di Festuca Arundinacea quali Sportplay, Extreme Blue e Unirustic Plus. Per le trasemine invece i miscugli a base di Loietto Perenne quali Self Repair, Rigenervit Prof New, Rigenervit.
Le semine e le trasemine: consigli utili
Con l’arrivo di Settembre ci si appresta a salutare l’estate
Ecco appunto l’estate che, poche volte come quest’anno, mette a dura prova la salute del tappeto erboso costituito da essenze microterme.
La riduzione del fotoperiodo, unita alla diminuzione delle temperature (soprattutto le minime), stimolano la ripesa vegetativa del prato consentendoci di porre in essere tutta quella serie di pratiche agronomiche volte a migliorare o a ripristinare il corretto stato di salute del tappeto erboso.
Tra le varie operazioni che sono facilitate dall’andamento climatico del periodo sono d’annoverare, senza dubbio, la semina ex novo e la trasemina su cotici già esistenti.
In caso di semine ex novo assume fondamentale importanza fermarci a riflettere su alcuni aspetti che determineranno la buona riuscita del nostro tappeto erboso, ovvero:
Queste condizioni guidano, come detto, le scelte ed ognuna influenza l’altra; ad esempio se il terreno di coltura del sito ha una tessitura tendente all’argilloso, non volendo o potendo effettuare grossi lavori d’ammendatura, dovrò necessariamente agire sul grado di manutenzione successiva, ad esempio effettuando bucature, utilizzando prodotti umettanti come Ferti Energy Wet, evitando l’eccessivo calpestio ecc..
Un aspetto spesso trascurato ma di vitale importanza riguarda anche la qualità del seme da utilizzare; aspetto che con l’esecuzione di un corretto piano gestionale, rappresenta la voce principale per ottenere un prato in salute.
Le caratteristiche da tenere ben presenti nella scelta del seme, oltre alle qualità prestazionali delle varietà, sono principalmente due e più precisamente:
Il grado di purezza esprime la quantità percentuale in peso di seme oggetto dell’analisi, al netto del materiale estraneo presente nel campione (semi di specie infestanti e materiale inerte), mentre la germinabilità stabilisce la percentuale di semi che germineranno, in riferimento al campione analizzato.
È evidente che tanto più saranno alti questi parametri, tanto maggiore sarà la qualità delle sementi con vantaggi sia dal punto di vista agronomico che economico perché si riduce al minimo il rischio d’infestanti indesiderate e si aumenta il numero di plantule capaci d’insediarsi e di formare un tappeto erboso omogeneo con risparmio su successivi interventi di risemina.
Padana Sementi, grazie al Laboratorio Analisi interno (accreditato presso il CREA – SCS), riesce infatti ad effettuare queste verifiche su tutti i lotti di seme in ingresso e in uscita, assicurando sempre la massima qualità.
Un’operazione che aumenta notevolmente la possibilità di successo di una semina è data anche dalla cosiddetta “concia” ovvero un trattamento del seme con il quale, in maniera specifica e localizzata, si distribuiscono prodotti aventi diverse funzioni quali, ad esempio, protezione nella fase d’affrancamento della giovane plantula, accelerazione della fase di germinazione, miglioramento della radicazione, migliore utilizzo dell’acqua nella fase d’insediamento, ecc.
Le conce attualmente disponibili sui nostri miscugli sono:
Sia che si tratti di semina ex novo che di una trasemina, assume importanza rilevante la somministrazione di un fertilizzante capace di supportare lo sviluppo delle giovani plantule fino all’affrancamento completo. Sono da preferire concimi come Ferti Sowing o Rooting Plus, con forme azotate non prontamente assimilabili (in modo da non disperdere l’elemento nutritivo), con buona dotazione in fosforo, che rimane uno dei principali elementi per una buona radicazione.
Una corretta distribuzione del seme rimane alla base per ottenere un prato uniforme e , a seconda dell’estensione dell’area , può essere effettuata manualmente (se si possiede buona pratica), oppure con carrelli dosatori o con macchinari semoventi o trainati/portati; ciò che conviene evitare in questa fase è l’eccessivo sovradosaggio in quanto può portare problemi di scarsa vigoria delle plantule con conseguente moria degli esemplari appena seminati ed aumento di suscettibilità ad attacchi fungini che, in questo periodo, sono sempre dietro l’angolo. Per la prevenzione delle malattie è sempre meglio utilizzare prodotti specifici. Perfetto è l’utilizzo di prodotti biologici come quelli della linea Ferti Flora.
Il seme può essere coperto con un leggero strato di materiale o lasciato nudo, l’importante e che sia bene a contatto con il terreno; come materiale di copertura rimane da preferire la sabbia silicea mentre nel caso di substrati come terricci bisogna prestare attenzione che la frazione organica sia ben umificata e che il materiale sia sanificato e il più puro possibile.
Premettendo che nella scelta del miscuglio con varietà più appropriate va valutato il tipo di prato che si vuole ottenere e soprattutto l’uso per la scelta del miscuglio; consigliamo per le nuove semine alcuni nostri miscugli di punta e di qualità “superiore” a base di Festuca Arundinacea quali Sportplay, Extreme Blue e Unirustic Plus. Per le trasemine invece i miscugli a base di Loietto Perenne quali Self Repair, Rigenervit Prof New, Rigenervit.
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