Sempre più spesso nei giardini si vedono elementi come fioriere e decorazioni in acciaio Corten. Questo materiale unisce l’estetica alla funzionalità perché si abbina molto bene con le specie vegetali. Le strutture in corten si distinguono per il tipico effetto ruggine del “ferro”.
La sua caratteristica principale è l’ottima resistenza alla corrosione dagli agenti atmosferici: la naturale ossidazione si stabilizza formando una patina protettiva che non si modifica nel tempo. Inoltre, l’elevata resistenza meccanica permette impieghi strutturali che si combinano bene con le necessità estetiche di alcuni elementi architettonici.
Che differenza c’è tra Ferro e Corten?
Quando senti parlare di arredi in ferro, ti ricordiamo che si tratta sempre di lavorazioni effettuate con l’acciaio al carbonio ossidato, completamente diverso dall’acciao Corten. Devi fare attenzione, perché il risultato estetico, soprattutto nel primo periodo, si presenta in modo molto simile.
L’acciaio COR-TEN è una lega di ferro e altri materiali come: rame, cromo, fosforo, nichel ed eventuali altri elementi. Perché COR-TEN si scrive con un trattino? Il nome deriva proprio dalle sue caratteristiche principali:
Elevata resistenza alla corrosione (CORrosion resistance): infatti è molto usato per arredo da esterni, come fioriere per giardino e balcone;
Elevata resistenza meccanica (TENsile strength): Il Corten è un materiale che accompagna opere di architettura immerse nel verde.
Dopo la stabilizzazione, il corten resiste alla corrosione a differenza del “ferro” (acciaio al carbonio). La tenuta del ferro, anche se protetto, è limitata nel tempo e provoca fenomeni di sfarinatura e scrostamento.
Il Corten è un materiale che mette d’accordo architetti e ingegneri. Le sfumature che si generano a seguito del processo di ossidazione sono inimitabili, e garantiscono delle opere uniche. Il processo di ossidazione è praticamente sempre identico, ma il risultato finale non si può controllare e ogni prodotto risulta a diverso.
Il Corten ha bisogno di pazienza perché i suoi tempi di ossidazione non sono immediati. Per ottenere una corretta finitura, bisogna aspettare un tempo di circa 6 mesi, cioè il periodo necessario affinché il materiale si ossidi e crei la patina che ne garantirà la stabilità nel tempo.
Spesso ci viene chiesta una finitura di questo tipo in pochi giorni. Questo è impossibile. Se qualcuno ti propone un trattamento in tempi così brevi, diffida sempre. Il risultato sarà scadente e l’ossido sarà appena visibile.
Il Corten non nasce già così? Perché bisogna aspettare che si ossidi? La materia prima che acquista il fabbro non presenta ossidazione. È “bella” ed è priva di ruggine per poter permettere che sia lavorata, saldata e piegata. Il materiale viene fatto ossidare quando il prodotto è finito.
Corten: la ruggine che arreda il tuo spazio outdoor
Un materiale ideale per l’arredo degli esterni
Sempre più spesso nei giardini si vedono elementi come fioriere e decorazioni in acciaio Corten. Questo materiale unisce l’estetica alla funzionalità perché si abbina molto bene con le specie vegetali. Le strutture in corten si distinguono per il tipico effetto ruggine del “ferro”.
La sua caratteristica principale è l’ottima resistenza alla corrosione dagli agenti atmosferici: la naturale ossidazione si stabilizza formando una patina protettiva che non si modifica nel tempo. Inoltre, l’elevata resistenza meccanica permette impieghi strutturali che si combinano bene con le necessità estetiche di alcuni elementi architettonici.
Che differenza c’è tra Ferro e Corten?
Quando senti parlare di arredi in ferro, ti ricordiamo che si tratta sempre di lavorazioni effettuate con l’acciaio al carbonio ossidato, completamente diverso dall’acciao Corten. Devi fare attenzione, perché il risultato estetico, soprattutto nel primo periodo, si presenta in modo molto simile.
L’acciaio COR-TEN è una lega di ferro e altri materiali come: rame, cromo, fosforo, nichel ed eventuali altri elementi. Perché COR-TEN si scrive con un trattino? Il nome deriva proprio dalle sue caratteristiche principali:
Dopo la stabilizzazione, il corten resiste alla corrosione a differenza del “ferro” (acciaio al carbonio). La tenuta del ferro, anche se protetto, è limitata nel tempo e provoca fenomeni di sfarinatura e scrostamento.
Scopri le fioriere in Corten di Dino Giardino
Come avviene l’ossidazione del Corten?
Il Corten è un materiale che mette d’accordo architetti e ingegneri. Le sfumature che si generano a seguito del processo di ossidazione sono inimitabili, e garantiscono delle opere uniche. Il processo di ossidazione è praticamente sempre identico, ma il risultato finale non si può controllare e ogni prodotto risulta a diverso.
Il Corten ha bisogno di pazienza perché i suoi tempi di ossidazione non sono immediati. Per ottenere una corretta finitura, bisogna aspettare un tempo di circa 6 mesi, cioè il periodo necessario affinché il materiale si ossidi e crei la patina che ne garantirà la stabilità nel tempo.
Spesso ci viene chiesta una finitura di questo tipo in pochi giorni. Questo è impossibile. Se qualcuno ti propone un trattamento in tempi così brevi, diffida sempre. Il risultato sarà scadente e l’ossido sarà appena visibile.
Il Corten non nasce già così? Perché bisogna aspettare che si ossidi?
La materia prima che acquista il fabbro non presenta ossidazione. È “bella” ed è priva di ruggine per poter permettere che sia lavorata, saldata e piegata. Il materiale viene fatto ossidare quando il prodotto è finito.
Vedi alcune architetture famose realizzate in Corten
In sintesi: che vantaggi ha il Corten?
Leggi l’approfondimento sulle fioriere da balcone
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